Una questione molto dibattuta in giurisprudenza è se il datore di lavoro possa o meno rivolgersi ad un'Agenzia Investigativa per il controllo dei propri dipendenti.
Con la recentissima sentenza 9 ottobre 2020, n. 21888 la Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, ha ritenuto legittimo il licenziamento disciplinare comminato dall'imprenditore che aveva rilevato numerose condotte negligenti del proprio lavoratore avvalendosi di personale sia interno che esterno quali ad esempio Agenzia Investigativa.
Infatti, la Suprema Corte ha specificato che gli accertamenti eseguiti dal datore di lavoro sono stati conformi ai principi di legittimità, non essendo precluso allo stesso di controllare l'adempimento delle prestazioni lavorative direttamente, mediante elementi della sua organizzazione gerarchica, nonché di ricorrere altresì alla collaborazione di soggetti esterni come gli investigatori privati.
In questo caso è stato, quindi, escluso il divieto previsto dall'art 4 della L. 300/1970 e relativo ai controlli a distanza dei lavoratori eseguiti mediante l'uso di impianti audiovisivi e/o di altre apparecchiature. La Suprema Corte riteneva, infatti, che i controlli disposti dal datore con le suddette modalità non hanno nulla a che vedere con i controlli a distanza, peraltro,diversamente regolati e disciplinati dal legislatore.
Continua a seguire gli aggiornamenti in materia di Consulenza alle Imprese sulla pagina Blog del nostro sito e per maggiori informazioni contattaci via e-mail oppure al numero 051/0216069 oppure chiedi consulenza online allo studio legale direttamente sul sito.