Spesso gli eredi hanno necessità di accedere alle informazioni bancarie del defunto, magari per sapere se ci sono saldi positivi sui conti correnti ovvero debiti di cui non si era a conoscenza.
Altre volte si vuole verificare se ci sono stati prelievi sul conto corrente del de cuius ovvero se quest'ultimo ha effettuato donazioni in favore di altri coeredi.
Se gli eredi sanno presso quale istituto il defunto era titolare del rapporto bancario potranno presentare un'istanza per ottenere tutta la documentazione relativa alle singole operazioni poste in essere dal de cuius negli ultimi dieci anni.
Avranno così accesso, ad esempio, a tutti i contratti bancari, alle liste di movimento e agli estratti conto.
E' bene ricordare che la Banca sarà tenuta a fornire tale documentazione entro il termine di 90 giorni dalla data della richiesta.
Ma cosa accade se, invece, gli eredi non hanno conoscenza dell'esistenza di un conto corrente?
In questi casi il metodo più diffuso è quello di rivolgersi ad intermediari specializzati che si occupano di svolgere le indagini bancarie dietro pagamento di un corrispettivo.
Ciò in quanto non esiste una banca dati comune presso cui l'erede può verificare quali sono i conti correnti nascosti del defunto, e, pertanto, lo stesso si vedrebbe costretto a tentare la ricerca presso tutti gli sportelli dei diversi istituti di credito.
Come Studio legale non possiamo fare a meno di sottolineare come ottenere la documentazione bancaria del de cuius sia di fondamentale importanza per l'erede al fine di tutelare i propri diritti e, allo stesso tempo, evidenziamo di aver già operato in relazione alle situazioni in oggetto.
Pertanto, per qualsiasi ulteriore informazione e chiarimento, Lo Studio resta a completa disposizione.
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