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TESTAMENTO: non è valido il testamento se la mano del testatore viene guidata.

E' valido il testamento scritto dal de cuius con l'aiuto di una terza persona?
Si tratta di uno dei quesiti che spesso vengono posti all'avvocato.

 

Accade non di rado, infatti, che all'atto di redigere il testamento sia lo stesso testatore a chiedere l'assistenza da parte di qualcuno, magari perché, pur essendo in grado di intendere e volere, necessità di essere guidato nella tecnica di scrittura.

 

Questa pratica, tuttavia, finisce per generare incertezza circa l'autenticità del testamento.
Non si può fare a meno di evidenziare che esistono situazioni in cui l'intervento del terzo non è frutto della scelta del testatore ma bensì una maniera con cui il medesimo viene costretto a fare testamento ovvero viene costretto a scrivere determinate cose (in questo caso si parla più propriamente di "mano costretta").

 

I Giudici in passato avevano seguito un orientamento meno restrittivo, tollerando in casi eccezionali la guida della scrittura, ad esempio, quando si limitava ad accompagnare la mano del testatore per eliminare scarti e tremolii.

 

Le recenti pronunce, ricordiamo per tutte l'importante sentenza della Cassazione n. 5505/2017, al contrario, stabiliscono l'invalidità del testamento qualora la mano del testatore sia stata guidata da un terzo SENZA ECCEZIONI, quindi a prescindere dall'eventuale corrispondenza tra quanto disposto e le volontà del de cuius.

 

Qualora permangano dei dubbi sull'argomento o si abbia il timore che il testamento di un proprio caro sia frutto di costrizione da parte di un terzo, lo Studio rimane a disposizione per chiarimenti e maggiori informazioni.

 

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